Napoli: il caso del ragazzo ucciso dal carabiniere

Napoli: il caso del ragazzo ucciso dal carabiniere

carabinieriSulla triste vicenda di Napoli non si dovrebbe dire nulla. Perchè non ci sono parole di fronte ad una madre che piange il proprio figlio morto (sembra) per via di un proiettile partito accidentalmente dalla pistola di un poliziotto. Ora, ovviamente, è cominciata la caccia al colpevole e tutte le accuse ricadono sul militare a cui sarebbe partito il colpo.

Che sia accidentale o meno non importa, questo spetta alla magistratura indagare e punire l’eventuale reato in maniera esemplare. Quello su cui vorremmo focalizzarci, invece, è sulle modalità in cui sembra si siano svolti i fatti. Cerchiamo di ricostruire quanto successo secondo i primi dati a disposizione.

Secondo quanto riportato dai principali organi di stampa il giovane era a bordo di uno scouter insieme a 2 amici (si erano in 3) lungo il quartiere Traiano a Napoli. Il conducente del motorino non si è fermato all’alt dei carabinieri ed è nato un inseguimento durante il quale il militare avrebbe fatto partire accidentalmente un colpo di pistola che la sfortuna ha voluto uccidere il ragazzo.

Per poter stabilire le responsabilità bisognerà appure se il colpo sia partito davvero accidentalmente oppure se sia stato sparato in maniera volontaria dal militare. In questo secondo caso, anche se l’intenzione non era quella di uccidere, la magistratura dovrà applicare una punizia esemplare perchè questo gesto ha interrotto la vita di un ragazzo di 17 anni.

Tuttavia sarebbe anche opportuno fare una considerazione che, premettiamo, non vuole essere una giustificazione per i militari. Mettiamoci nei panni dei militari che lavorano in un contesto difficile come quello che si può trovare in alcune zone della città. Quali strumenti e quali comportamenti si possono adottare nei confronti di un gruppo di giovani che non si ferma ad uno stop della polizia?

Certo l’uso delle armi deve essere contemplato solo in casi estremi, ma se il colpo fosse partito davvero per errore? Proprio per questo ci auguriamo che la giustizia faccio il suo corso nel più breve tempo possibile. Sta di fatto che quella che sembra essere una semplice bravata ha distrutto per sempre la vita di una madre e dell’intera famiglia.

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