Investire sul rame con Etoro: previsioni e strategie

rame-trading-etoroEtoro è uno dei più importanti broker internazionali, un punto di riferimento per i tanti traders che ogni giorno sfidano il mercato per ottenere un rendimento importante dal proprio capitale. Etoro ha avuto il merito di portare molte novità nel mondo del trading online e, in particolare, quella relativa al mondo del social trading.

Ma oggi vogliamo vedere come poter sfruttare al meglio le oscillazioni di una materia prima fondamentale come il rame proprio grazie alla piattaforma di trading di Etoro (di cui trovi una buona recensione qui: http://www.migliorefinanza.com/2016/05/20/recensione-etoro/).

Etoro: la discesa del rame

La silenziosa discesa del prezzo del rame è un fenomeno che sta toccando livelli sempre più bassi: l’andamento del metallo è tendenzialmente negativo dal 2011, quando valeva più del doppio di quanto valga oggi (circa 4 dollari e mezzo del 2011 contro i circa 2 dollari per libbra di oggi). Le conseguenze più concrete le vivono i paesi la cui economia si basa su minere di rame, primo tra tutti il Cile, detentore delle maggiori riserve al mondo (38%).

Il rame è uno dei componenti fondamentali nella manifattura: dal settore tecnologico, a quello automobilistico, da quello edilizio all’intero ramo delle telecomunicazioni. Il rame è continuamente richiesto nelle industrie ed è spesso visto come misuratore della salute economica globale.

Secondo il centro studi di Etoro la Cina, produttore ed importatore, ha avuto un lungo periodo di espansione in cui ha praticamente dominato la domanda di rame rappresentando il 40% della domanda globale. Ad oggi però la domanda si è indebolita e paesi come il Cile soffrono non solo di minori introiti fiscali e valutari ma anche della chiusura di piccole miniere e difficoltà in miniere di media grandezza. Sull’economia cilena grava inoltre il peso delle migliaia di minatori specializzati che non hanno più il posto di lavoro. Il Cile infatti è il principale produttore al mondo con 5,6 milioni di tonnellate di rame, l’equivalente di cinque volte la produzione di Stati Uniti, Australia, Perù o Cina: “il rame è lo stipendio del Cile” e rappresenta il 13% del PIL.

A contribuire all’indebolimento della domanda di rame da parte della Cina è proprio la stessa Cina che sta investendo nella produzione del metallo: solo nel primo trimestre di quest’anno ha fatto registrare un aumento del 11% nella produzione di rame rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 2,71 milioni di tonnellate destinate principalmente al mercato interno.

Continuando nell’analisi condotta dal centro studi Etoro si evince che i deboli segnali positivi provengono comunque dal contesto economico internazionale: c’è un ritorno di interesse degli investitori per il mercato delle commodities in generale e anche le primarie istituzioni finanziarie internazionali hanno attenuato i toni a proposito delle materie prime. Inoltre proprio nel mese di Maggio ancora la Cina ha mostrato un possibile ritorno alla stabilità della bilancia commerciale, che farebbe presupporre altre opportunità per il settore delle materie prime. Infine, nel comparto dei non ferrosi c’è stato in sensibile rialzo nelle scorse settimane, con picchi per lo zinco, che potrebbero far ben sperare per la ripresa di tutto il settore. Questo ci fa capire le immense opportunità da sfruttare su piattaforme di trading come quella di etoro.

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