Come coltivare le orchidee in casa

Come coltivare le orchidee in casa

L’orchidea è un fiore dalla bellezza unica, che simboleggia raffinatezza, eleganza, armonia, passione e sensualità, ed in Oriente e in Cina simboleggia anche la purezza dei bambini.

Caratteristiche dell’orchidea

L’orchidea fa parte della famiglia delle piante erbacee perenni e la maggior parte delle specie di questa pianta proviene da zone tropicali o sub-tropicali. Questo fiore è conosciuto da circa 4000 anni, per l’uso che se ne faceva nella medicina tradizionale cinese. Il primo vero erbario di orchidee venne creato in Inghilterra, agli inizi del Settecento, ai Royal Botanical Gardens di Kew, a Londra.

Esistono diverse specie di orchidee, ma si accomunano tutte per la loro simmetria verticale. Questi fiori hanno tre sepali e tre petali, uno dei quali si distingue dagli altri per dimensione, forma e, in alcuni, colore .

Nell’antichità, i suoi tuberi radicali venivano bolliti, essiccati e ridotti in polvere per creare il salep, una specie di fecola commestibili, ricca di nutrienti come gli amidi, gli zuccheri e la cumarina. Vista la loro rassomiglianza con gli organi di riproduzione maschile, si credeva che questa farina potesse risolvere problemi di infertilità. In realtà, essa ha proprietà emollienti ed antinfiammatorie, e viene usato soprattutto per mucose infiammate o per le diarree dei bambini.

Come si coltiva in casa

E’ possibile acquistare questo fiore nei vivai, o su internet. In quest’ultimo caso è bene assicurarsi che il fornitore sia affidabile. Bisognerebbe sceglierle tra la fine dell’autunno e l’inizio della primavera, per avere a disposizione una maggiore scelta tra le sue varietà.

Per scegliere il tipo giusto, si deve considerare il clima che si può offrire a questa pianta, e controllare il tipo di cure che richiede. Una ragione in più per rivolgersi ad un vivaio, è quella di controllare lo stato di salute dell’orchidea, per esaminare i suoi fiori e le foglie.

Una volta portata a casa, si deve scegliere la giusta collocazione trovandole una sistemazione luminosa, magari su una mensola o su un davanzale che si affaccia alla finestra. Ha una grande importanza l’umida della camera in cui la si colloca: se l’aria è troppo secca, la pianta ne può soffrire.

Essendo una pianta che assorbe l’acqua nel substrato in cui cresce, bisogna annaffiare quest’ultimo con dell’acqua povera di calcio, preferibilmente piovana, facendo attenzione il centro della pianta sia asciutta, in quanto può marcire facilmente.

E’ possibile pulire e nebulizzare le foglie, e fertilizzare il terreno con delle sostanze nutritive, con un concime adatto alle orchidee. Quello delle altre piante, infatti, è troppo forte. I terricci delle orchidee, invece, possono essere organici o inorganici.

Si può tenere l’orchidea nello stesso vaso anche per due o tre anni, ma se le radici lo riempiono, il terreno comincia a degradarsi ed è meglio trapiantare in un altro vaso più grande.

Claudia

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