Porcellino d’india: ecco tutte le razze
I porcellini d’india sono sicuramente tra gli animali domestici preferiti dai bambini, oltre a cani, gatti e criceti. Questo roditore, a differenza di quanto fa pensare il nome, è originario dell’America del Sud. Esistono diverse razze di porcellino d’india, usate principalmente come cavie, ma quattro sono quelle usate come animali da compagnia, ovvero le pelo corto, l’abissina, la peruviana e la sheltie.
I quattro più popolari
Il pelo corto sono sicuramente tra i più popolari, dal manto morbido e corto, ed è semplice accudirlo. Se ne possono distinguere quattro razze:
- la cavia americana, adatta per chi prende per la prima volta un porcellino d’india;
- la cavia self, simili alle cavie americane, si possono distinguere per il loro ciuffo bianco sulla fronte;
- la cavia teddy, chiamato così per la sua somiglianza con un peluche, per il suo pelo morbido e i suoi baffi, ed è necessario pettinarlo, per toglierli i peli più vecchi;
- la cavia rex, che tra questi porcellini d’india è quello con il pelo più lungo e ruvido, ed ha un carattere gentile ed affettuoso.
L’abissina si distingue dagli altri per il suo pelo lungo, dotato di girelli che lo rendono più voluminosi e rivolto verso l’alto, come se fossero appuntiti. Nonostante questo, il loro pelo non necessita di particolare cure, e sono comunque affettuosi e dinamici.
Possono avere un pelo striato, roano, tartarugato ed uniforme. Quest’ultimo comprende principalmente il rosso ed il nero.
I porcellini d’india peruviani, è anch’essa molto popolare, per il suo pelo lungo (può arrivare fino a una trentina di centimetri), e a differenza degli abissini, i suoi girelli sono rivolti verso il basso. Chi vuole adottare questo porcellino, deve tenere presente che necessitano di molte attenzioni, e se non si ha tempo da dedicargli, è meglio scegliere un’altra razza. Principalmente, il loro pelo è di colore chiaro, come l’ardesia, il crema o il bianco.
Gli sheltie (silkie), hanno un pelo ancora più lungo degli abissini e dei peruviani, anche se non hanno una frangia abbastanza lunga da ricoprire il volto. Il pelo si deve tagliare e tenere pulito, in modo che non rischi di ingoiare anche uno dei peli, mentre mangia.
Le altre razze
Oltre a queste quattro, più polari, esistono altre razze di criceti, ovvero:
- l’himalayana, di colore bianco con orecchie, zampe e muso neri, e per certi versi ricorda il gatto siamese;
- la texel, dal pelo arricciato (simile a quello della pecora da cui prendono il nome), ha un muso simile a quello della cavia Rex, e non ha una frangia, ed è stato riconosciuto come porcellino d’india solo nel 1990;
- l’alpaca, anch’esso con un pelo riccio;
- la coronet, anch’esso dotato di un pelo lungo da curare in maniera accurata, per evitare nodi e sporcizia;
- l’agouiti, dal pelo liscio e raso, con macchie striate;
- la crestata, che si presentano solo di un colore uniforme, ed è una razza nata nel 1970;
- la satin, dal manto morbido e lucido, grazie al loro gene recessivo;
- la Lunkarya, nota per il suo “manto da pecora”;
- l’english merino;
- i ceppi nudi, noti anche come hairless,
- il ridgeback;