Icore, il sangue degli Dei: storia, leggenda e curiosità

Icore, il sangue degli Dei: storia, leggenda e curiosità

La mitologia greca possiede un’infinita gamma di leggende che ancora oggi vengono spesso utilizzate come riferimento culturale. La mitologia greca ha creato una teogonia che poi è stata trasportata nella religione romana e che è giunta fino a noi. Le leggende narrate sono assai affascinanti e intricate. Il culto greco ha creato leggende per spiegare tutti gli avvenimenti umani e per legarli agli dei e quindi elevarli ad un rango superiore. Uno di questi miti riguarda anche ciò che viene chiamato Icore.

Cos’è l’Icore e qual è la sua storia

Secondo il mito greco, l’Icore, non è altro che il minerale che costituisce il sangue degli dei. Le creature divine non sono come le creature mortali e di conseguenza anche e soprattutto il loro sangue è diverso da quello degli esseri umani. Il loro sangue, infatti, è costituito da questo particolare minerale prezioso.

Quando un dio viene ferito l’icore è il minerale che rende il suo sangue velenoso per tutti i mortali e che quindi ne decreta la superiorità. L’Icore, nella mitologia, viene descritto come questa sostanza minerale bianca molto simile al latte che ha quindi uno spessore e una densità particolare. Alcuni testi fanno anche riferimento all’Icore come sostanza presente nell’ambrosia, il cibo degli dei stessi.I testi che girano attorno a questa leggenda sono moltissimi. La curiosità che miti come questo creano è davvero infinita. Moltissimi scrittori sono stati ispirati dai miti greci e ne hanno creato libri e film.L’ultimo in ordine di tempo è il libro di Conn Iggulden che prende proprio il nome di “Il Sangue degli dei”. Questo è l’ultimo libro della serie “Imperator” che vede Iggulden alle prese con la storia di Roma.

L’allegoria utilizzata

In questo caso viene utilizzata la dicitura “Il sangue degli dei” per indicare in realtà qualcosa di ben diverso da ciò che si intende con Icore. Qui, infatti, viene raccontata l’ultima fase della vita di Cesare e l’inizio dell’Impero ad opera di Augusto Ottaviano.

Di certo l’Icore a cui si fa riferimento è intesa in un altro modo e fa riferimento alla natura divina e soprattutto divinizzata della figura di Cesare e in seguito di Ottaviano. Che Cesare sia arrivato a Roma nel 49 a.C. varcando il Rubicone e proclamandosi Dictator per il bene comune è storia nota. Come è anche storia nota che, aldilà del fatto che sia stato definito da alcuni come un tiranno, sia stato anche uno dei condottieri più amati della storia e non solo di Roma.

A Cesare si devono di certo moltissime campagne vittoriose che hanno esteso il potere di Roma preparandola a diventare un impero. La simbologia greca, infatti, viene proprio ad assumere questo significato. L’uccisione di Cesare e il suo sangue versato è un sangue divino. E’ grazie a lui, in fondo, che è nato l’Impero. Conn Iggulden ha utilizzato questa analogia proprio per descrivere le fasi salienti del passaggio di Roma da Repubblica a Impero.

Serena

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