Velo sacerdotale ebraico: storia, utilizzo e curiosità

Velo sacerdotale ebraico: storia, utilizzo e curiosità

Il talled, o tallit, conosciuto anche come scialle di preghiera, è il tipico indumento rituale ebraico che risale alle più antiche tradizioni della sua religione: l’origine, infatti, si fa risalire ai tempi della compilazione della Torah.

Esso è utilizzato esclusivamente dagli uomini per le preghiere mattutine e per le cerimonie religiose, mentre una sola volta viene indossato durante la preghiera della sera in occasione della celebrazione del Kippùr.

Come e quando si usa il talled

A indossare lo scialle ebraico sono gli uomini maggiorenni, cioè che abbiano compiuto almeno 13 anni come prevede la cultura ebraica: questa, infatti, è l’età in cui un ragazzo ebreo diventa Bar mitzvah, ossia figlio della legge, e assume, quindi, l’obbligo di obbedienza ai precetti. Tra questi, vi è l’obbligo di indossare il talled.

Quest’ultimo, in particolare, viene indossato di mattina durante la Tefillah di Shakhrit, di giorno e di sera durante le festività.

Il talled viene sistemato secondo un particolare codice: viene sospeso all’altezza della testa e delle spalle, senza però che queste ultime vengano toccate dal velo stesso.

Il velo ebraico può essere descritto come una via di mezzo tra un abito e un oggetto rituale. Cambiando più volte aspetto durante le epoche, a seconda soprattutto degli stili, oggi il talled ha un aspetto perlopiù standardizzato. Si tratta, infatti, di un telo bianco con bande laterali nere o azzurre di numero e larghezza variabili.

Di recente, sono anche stati utilizzati talled di differenti colori, che proprio per questo motivo sono meno informali.

Curiosità: il talled in Italia

A partire dal 2014 due donne italiane, Sofia e Dora Piperno, hanno riscoperto l’antica tradizione ebraica. Così hanno deciso di avviare una loro personale produzione di talled di seta a Como, capitale nazionale del tessuto, e a Roma.

Dal nome “Talled di seta”, il brand quindi continua una tradizione ben più antica. Già nel 1300, infatti, in Italia settentrionale sorgeva il fulcro produttivo del tessuto ebraico.

Nonostante nel corso dei secoli a causa di guerre, migrazioni e cambiamenti all’interno delle comunità ebraiche locali, la sua produzione abbia subito una leggera battuta d’arresto, presto il talled oggi viene recuperato proprio grazie all’attività delle sorelle Piperno.

Avviando una piccola produzione di famiglia, senza alcun fine commerciale, le due imprenditrici hanno iniziato una produzione di 50 pezzi, muovendo un forte interesse da parte della comunità ebraica. Le due sorelle, infatti, precisano che “riceviamo ordini da più parti del mondo, Canada, Stati Uniti, Australia e Francia per fare degli esempi”. E aggiungono che la loro “è un’impresa al femminile per un pubblico maschile”.

Una novità, quindi, tutta made in Italy, capace di riportare in auge una tradizione che era ormai dimenticata, italiana e non solo.

Giulia

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