Minigolf: lo sport per bambini che aiuta l’ingegno

Quando si è in vacanza molto spesso i bimbi non hanno amichetti con cui giocare e tendono ad annoiarsi. Questo perché, trovandosi in un ambiente diverso, magari non riescono a fare amicizia nel breve tempo a disposizione e quindi si ritrovano a giocare da soli e ad annoiarsi. Di certo i genitori in questo vengono in aiuto poiché possono giocare e intrattenere i più piccoli anche con semplici giochi. Soprattutto al mare, giocare a racchettoni o con la palla in acqua, è qualcosa che i genitori fanno sempre. Tuttavia esiste un altro gioco molto particolare che tanti bimbi, anche piccoli, trovano divertente, il minigolf.

Perché scegliere il Minigolf

Il Minigolf, come dice il nome, è una variante del golf particolarmente adatta ai bambini poiché esso ha una pista con percorsi segnati e adatti ai più piccoli. Moltissime sono infatti le strutture che adibiscono una parte importante dell’area gioco al Minigolf.

Sono soprattutto strutture come alberghi ma in particolar modo come campeggi, che adibiscono un’area dedicata appositamente ai più piccoli e in particolar modo adibita a questo sport. Questo perché il Minigolf è un’alternativa che non sempre si conosce e che incuriosisce i bimbi di tutte le età. Questo è un gioco che riesce ad avvicinare genitori e figli facendoli giocare insieme in modo decisamente più tranquillo e meno stancante, almeno per i genitori.

Come si gioca

Le regole del Minigolf sono sostanzialmente le stesse del golf tradizionale. Molto spesso le regole si seguono in modo forse sommario, almeno all’inizio per permettere ai bimbi di capire come funziona il gioco. Avere molti percorsi differenti a portata di bambino che mettano alla prova la sua intelligenza è di certo un grande pregio di questo sport.

Non sono solo i bambini a praticare questo vero e proprio sport, ma di certo sono quelli che inizialmente più lo apprezzano rispetto ad altri. La strategia e l’ingegno devono essere sviluppati al massimo e dunque il bimbo si divertirà utilizzando però il cervello. L’impegno che servirà al bimbo per cercare di centrare con la palla il buco aumenterà di volta in volta.

I percorsi a disposizione vanno man mano aumentando di difficoltà e quindi l’impegno e l’ingegno si allenano. La partita diventerà davvero avvincente e il bimbo si ritroverà di volta in volta a dover affrontare sfide sempre nuove che lo costringeranno ad aumentare le sue capacità e il suo livello di attenzione.

Di certo molto spesso con la fine della vacanza finisce anche il gioco, ma non è detto. In alcuni casi provare un gioco in cui serva calma e strategia è l’ideale per un bambino che già sia portato per questo sport. Sport che potrebbe rimanere non solamente un divertimento estivo ma un vero e proprio hobby.

Serena