Mozart e la Massoneria: quando il compositore entrò a far parte della Loggia

Mozart e la Massoneria: quando il compositore entrò a far parte della Loggia

È probabile che tutti conoscano Mozart come grande artista quale è e compositore davvero senza eguali, che molto ha lasciato dietro di sé come patrimonio musicale. La genialità di Mozart è sempre stata celebrata sottolineando anche tutte le sue particolarità e la sua stranezza, fuori dal comune. Tuttavia c’è un aspetto meno conosciuto del compositore austriaco che però non passa in secondo piano né per quanto riguarda la sua vita né per quanto riguarda le sue opere, ovvero il suo rapporto con la massoneria.

Mozart e la Massoneria

Se tutti conoscono Mozart come compositore, è più improbabile che egli venga associato alla massoneria e che venga riconosciuto come massone quale in realtà è davvero stato. La massoneria ha avuto in realtà un ruolo davvero molto importante nella vita di Wolfgang Amadeus Mozart.

Cosí come i motivi che lo spinsero ad entrare in questa setta ebbero una grandissima influenza sul suo modo di fare musica. Il binomio che si era venuto a creare tra musica e massoneria era davvero interessante e misterioso. Quasi nessuno è mai davvero riuscito a sbrogliare questo nodo di gordio che legava una cosa all’altra.

I primi contatti con la massoneria

Mozart ebbe i primi contatti con la massoneria senza che in realtà lui ne avesse piena coscienza perché essi avvennero quando aveva solo 11 anni. Momento in cui egli decise di dedicare al suo medico Wolf, una piccola composizione per ringraziarlo per il fatto che l’aveva curato e guarito dal vaiolo. Molti sono coloro che sostengono che questo testo “Alla gioia” venne suggerito proprio dal medico Wolf che non era nient’altro che un massone.

L’ispirazione, infatti, deriverebbe da dei canti latonisti che egli avrebbe dato al piccolo Wolfgang al fine di fargli comporre una musica su di essi. Il giorno ufficiale riconosciuto con cui Mozart fece il vero ingresso nella massoneria è segnato al 14 dicembre del 1784. Egli entrò in quest’ordine come apprendista, in particolar modo nella Loggia denominata “Alla beneficenza”. Loggia che venne fondata dal maestro Otto Von Gemmingen, che a sua volta faceva parte della setta degli Illuminati.

Mozart man mano acquisì sempre più importanza all’interno di questo ordine e divenne sempre più attivo anche e soprattutto a livello musicale al fine di onorare la massoneria. Non ci sono in realtà moltissime testimonianze dei rapporti che intercorrevano con la Loggia e soprattutto sulle testimonianze che hanno avvicinato Mozart alla massoneria, perché tutto ciò che di piú significativo veniva detto tra lui e il padre tramite lettera, venne distrutto.

A distruggere tutte le lettere è stata Constance, la moglie di Mozart. Una volta che il grande compositore morì, ella volle infatti rpeservarne la memoria. Sicuramente un fattore fondamentale è stato la spiritualità che Mozart ha sempre mostrato e che gli ha permesso di avvicinarsi a questo mondo dell’occulto.

Serena