Microblanding: cos’è e a cosa serve

Microblanding: cos’è e a cosa serve

Moltissime sono le tipologie di trucco che una donna può utilizzare per sentirsi più sicura e bella. Il trucco, in quanto make up, è qualcosa di temporaneo che può far sentire una donna anche molto molto bella e a suo agio ma che, una volta tolto, non rimane. Mentre trucchi come il rossetto, la matita, il blush o gli ombretti vengono cambiati spesso anche e soprattutto per scelta, alcune parti del corpo vengono, in realtà, aggiustate sempre nello stesso modo.

E’ ad esempio il caso delle sopracciglia. Le sopracciglia, per alcune, sono davvero un problema da risolvere perché magari non particolarmente folte e regolari e devono essere anch’esse disegnate ogni giorno. Per questo motivo, sempre più spesso, si ricorre ad una nuova tecnica che prende il nome di Microblanding.

Cos’è il Microblanding

Il microblanding è una tecnica che sta prendendo sempre più piede e che permette di creare delle sopracciglia perfette grazie ad un tatuaggio molto leggero. Questa particolare tipologia di tatuaggio è in realtà una “pigmentazione semipermanente” che deve essere ripassata a periodi di tempo precisi, solitamente di un anno, affinché non perda il colore e svanisca.

Il microblanding è un ottimo compromesso per poter avere sopracciglia sempre perfette per una lunga durata di tempo. Chi sceglie il microblanding, solitamente, ha la necessità di curare particolarmente le sopracciglia perché imperfette. In questo modo si potrà avere un risultato ottimo e in modo permanente, affinché non sia necessario intervenire ogni giorno con il trucco.

Come viene fatto

Inizialmente viene disegnato il sopracciglio per essere sicuri che il lavoro venga fatto in modo corretto. C’è chi desidera sopracciglia più folte e chi meno ed è dunque necessario fare attenzione e tracciare prima tutti i lati necessari per poter fare un lavoro soddisfacente. Dopo aver tracciato le linee, si può partire con il vero e proprio “tatuaggio”.

La parte che deve essere tatuata viene anestetizzata tramite una crema apposita che permette di non sentire dolore. Questo avviene perché, come nei comuni tatuaggi, è necessario utilizzare una sorta di penna metallica che contiene il pigmento da inserire sottopelle. Essendo una zona piuttosto delicata e dovendo essere il lavoro davvero molto preciso, è opportuno anestetizzare la parte.

Dopo aver fatto questo, l’operatore procederà con la pigmentazione della parte in oggetto inserendo il colore sottopelle. Questa è un’operazione che richiede qualche ora perché deve essere molto molto precisa e il risultato è importantissimo. Al termine della seduta, però, il risultato ottenuto sarà davvero soddisfacente.

Non bisogna dimenticare che, essendo una pigmentazione semipermanente, inizialmente il colore sarà più scuro. Nel tempo, infatti, essa andrà man mano sbiadendo e dopo un intervallo di cerca un anno sarà necessario ripassarla. E’ consigliabile cercare in ogni caso di non scegliere tonalità troppo scure e piuttosto andare per gradi.

Serena