Crema termoattiva: come funziona

Sempre più spesso, quando si parla di rimedi anticellulite, si sente parlare di crema termoattiva. Moltissime sono le tipologie di creme contro la cellulite che vengono utilizzate ma questa, ultimamente, sta riscontrando un buon successo perché sembra essere molto più risolutiva di altre. Gli effetti di questa speciale tipologia di crema sembrano infatti essere immediati ma anche duraturi.

Cos’è la crema termoattiva

Una crema si definisce “termoattiva” quando la sua attività è data e il suo funzionamento sono collegati alla variazione di temperatura che essa provoca. a crema termoattiva possiede degli elementi, solitamente completamente naturali, in grado di andare a riscaldare o raffreddare la zona su cui viene applicata.

Questa tipologia di crema, infatti, agisce a livello localizzato in maniera molto forte e mirata. Il calore che sprigiona a livello sottocutaneo va a riattivare il meccanismo circolatorio venoso. Esso, quando non funziona correttamente, è il responsabile del ristagno dei liquidi con successivo accumulo adiposo e comparsa di cellulite.

La riattivazione del sistema venoso e linfatico permette alle cellule di adipe presenti sottopelle di sciogliersi più facilmente. Andando a liberare i ristagni di acqua e quindi quelle sacche sottopelle che impediscono ai grassi di esser metabolizzati, si avrà un miglioramento immediato. Fin dalle prime applicazioni la pelle apparirà più liscia ed elastica. La pelle a buccia d’arancia scomparirà grazie a questa azione mirata.

Come funziona

Il principio attivo più utile è la caffeina. La pelle assorbirà la caffeina molto concentrata ed essa riattiverà la circolazione profonda. E’ molto importante utilizzare un massaggio per far assorbire la crema al meglio. Il massaggio deve essere fatto dal basso verso l’alto, al fine di seguire il flusso linfatico che permetta di espellere l’acqua in eccesso.

Le creme termoattive possono essere di due tipologie, fredde o calde. Per un risultato ottimale e professionale sarebbe consigliabile utilizzarle entrambe per dare un effetto di “shock termico” ancora maggiore e andare a lavorare in sinergia. La crema “fredda” ha più il compito di rassodare, mentre la crema “calda” ha il compito di andare a riattivare la circolazione e dunque sciogliere il grasso.

Se non si ricorre ad una professionista del settore che sa come utilizzarle, è molto importante fare attenzione ai capillari. Per chi soffre di capillari fragili è consigliabile evitare la crema calda. Questo perché il caldo dilata e peggiora la situazione. Non è da escludere che magari ci sia qualche travaso con conseguente arrossamento della pelle.

Per questo motivo, chi ha fragilità capillare, deve utilizzare preferibilmente le creme fredde e magari riservare le creme calde solo sulle zone meno interessate dalla rottura capillare. La scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad una professionista del settore. In questo modo saremo più sicure del risultato e non correremo rischi.

Serena