Codice tributo 1001: cos’è e a cosa si riferisce?

Codice tributo 1001: cos’è e a cosa si riferisce?

Quando si parla di contributi da versare spesso si rischia di fare confusione. Di certo ci si fa aiutare da un esperto ma conoscere qualche procedura fondamentale è molto utile e ci permette di essere parte attiva nel controllo die nostri conti. Si parla spesso di codice tributo e ogni codice tributo ha un suo numero associato che corrisponde ad una ritenuta specifica. Un esempio è il codice tributo 1001 che corrisponde al versamento Irpef relativo a tutte quelle ritenute che vengono applicate alle retribuzioni, alle trasferte, alle pensioni e agli importi aggiuntivi.

A cosa corrisponde il codice tributo 1001

Quando si ha a che fare con la compilazione del modulo F24 e soprattutto per quanto riguarda i campi indicati prima, è importante compilare con il numero corretto. Inserire il codice corrispondente in modo corretto è fondamentale affinchè tutti i moduli vengano trasmessi correttamente. Tuttavia, nonostante sia necessaria moltissima attenzione, in caso di errore di trascrizione, l’errore sarebbe puramente una violazione formale.

Il contribuente non verrà sanzionato in caso di errore perché esso non andrà ad incidere sull’importo del tributo. Quello che davvero è molto importante è rispettare le scadenze previste dalla legge. Se questo non avviene allora si incorre in una sanzione. Se ci si rende conto di aver inserito un dato non corretto è comunque opportuno comunicarlo con una richiesta di rettifica. Questa richiesta può essere fatta presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate; Essa potrà andare a modificare i dati online.

Come è utilizzabile il codice

I possessori di Partita Iva sono autorizzati ad utilizzare la modulistica disponibile in rete inserendo il tutto per via telematica. Per coloro che invece non sono lavoratori autonomi ma dipendenti e non sono titolari di Partita Iva, allora possono servirsi del modello cartaceo F24.
Dal 2015 esiste una procedura che prende il nome di procedura di Chiarificazione che ha avuto il compito di introdurre una nuova serie di stringhe corrispondenti ad altri codici tributo. Questa nuova serie di codici tributo va utilizzata per compensare tutti i versamenti corrisposti ai lavoratori dipendenti e ai pensionati comprendendo però nel calcolo anche l’importo della liquidazione e di tutti i dati inviati dagli organismi competenti che possono essere i professionisti con l‘abilitazione o il Caf.

Quali sono i codici identificati

I codici tributo identificati sono il numero 1631, 3796 e 3797.
Il codice 3797 corrisponde a tutte le somme addizionali comunali all’Irpef che sono state rimborsate al sostituto d’imposta per assistenza fiscale. Il codice 3796 è valido per le imposte addizionali regionali dell’Irpef; mentre il codice 1631 rappresenta le somme di imposte erariali, entrambi rimborsate dal sostituto d’imposta in caso di assistenza fiscale. Il contribuente è in grado compensare i crediti riconosciuti grazie alle stringhe corrispondenti, introdotte proprio per semplificare la gestione e il riconoscimento degli stessi.

Serena

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