Nei: quando preoccuparsi davvero

Nei: quando preoccuparsi davvero

Molto spesso si sente di parlare di prevenzione per quanto riguarda la salute. La prevenzione è molto importante per poter prevenire una patologia già in atto, magari anche grave, agendo tempestivamente e riuscendo ad evitare conseguenze molto brutte. Soprattutto per quanto riguarda i tumori, le tipologie di screening a cui ci si può sottoporre sono molteplici ed è importante farlo. Se alcune tipologie di screening sono mirate e pensate soprattutto per le donne, come mammografia e pap test, altre sono utili per tutti. Uno di questi screening utile a tutti è di certo la “mappatura dei nei” che ha il compito di valutare i nei presenti sul corpo per definirne la pericolosità.

Cos’è la mappatura dei nei

La mappatura dei nei è molto semplice da eseguire e sarebbe bene che chiunque si sottoponesse ad essa ma in particolar modo coloro che hanno moltissimi nei. La mappatura viene eseguita dallo specialista con un piccolo strumento che ha la funzione di ingrandire il neo per mostrarlo al meglio. Lo specialista saprà riconoscere la struttura del neo fin dal primo momento e saprà se indicarvi o no un trattamento adeguato e quindi un ulteriore controllo ecografico.

Nonostante lo specialista sia fondamentale per decidere se proseguire nello screening oppure no, è possibile osservare le evoluzioni di un neo per capire se effettivamente potrebbe essere qualcosa di diverso e più preoccupante rispetto al solito.

Come distinguere i nei “pericolosi”

I nei cosiddetti “normali” sono quelli dal tipico colore marrone, chiaro o scuro, uniforme. A parte qualche ombreggiatura magari sui lati del neo, il colore predominante è sempre lo stesso. Un neo di cui non ci si deve preoccupare non cambia forma o dimensione solitamente e anche il colore è abbastanza uniforme. Anche la comparsa di nuovi nei è normale fino ad un’età che si aggira sui quarant’anni. Dai quarant’anni in poi è possibile che compaiano altri nei benigni che non comportano nessuna patologia ma è sempre meglio fare attenzione e soprattutto osservarli con cura.

E’ necessario iniziare a preoccuparsi quando i nuovi nei comparsi si ingrossano e cambiano rapidamente grandezza. La crescita improvvisa e costante può essere un importante campanello d’allarme che deve indurvi ad una visita più specifica. Anche la colorazione di una neoformazione non benigna non è solitamente uniforme. Il classico colore marrone lascia il posto ad una colorazione più scura e meno omogenea.

Una neoformazione non benigna che può essere un piccolo tumore localizzato e ancora perfettamente controllabile ha una colorazione che varia dal grigio, al marrone al verde. Anche i bordi del neo non sono ben definiti ma sembrano “aggredire” la pelle circostante. Capire se un neo può essere pericoloso non è complicato ma se si ha un dubbio è comunque meglio chiedere l’aiuto di un esperto.

Serena

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