L’assiolo: che uccello è? Dove vive?

L’assiolo: che uccello è? Dove vive?

L’assiolo appartiene alla famiglia degli Strigidi (uccelli rapaci che hanno abitudini per lo più notturne), ed è uno degli esemplari più piccoli, dopo la civetta nana. A questo uccello, Giovanni Pascoli ha dedicato una poesia, e J.K. Rowling, lo ha inserito nella saga di Harry Potter, come il gufo di Ron, Leotordo.

Il suo aspetto e le sue abitudini

L’assiolo è grande all’incirca come un merlo, non superando i 21 centimetri, ed alcune sue espressioni o posizioni, lo fanno sembrare più grande o più tarchiato di quanto lo sia effettivamente. Non pesa più di cento grammi. Il colore del suo piumaggio varia dal grigio al marrone, con delle chiazze bianche sul suo ventre. Gli occhi hanno un’iride arancione, che sembra tendere al giallo.

Ha un carattere solitario, ma può vivere anche in piccoli gruppi. Come la maggior parte degli uccelli della stessa famiglia, è attivo durante le ore notturne, sopratutto a mezzanotte, mentre tra quest’ora e le due del mattino, sembra rallentare e fare una pausa. Alle prime luci dell’alba, ritorna nel suo nido, ma può uscire fuori, durante il giorno, per una sorta di “pulizia”, con il sole e la sabbia.

Quando vola in perlustrazione, è estremamente silenzioso, ed in caso di pericolo si rifugia a delle grandi altezze, mimetizzandosi, e spicca di nuovo il volo quando il suo “nemico” è quasi a un passo da lui. Se non può volare, si difende battendo il becco, facendo versi, soffiando ed usando i suoi artigli.

Mentre emette il suo canto, che non è molto forte e viene ripetuto anche per ore, muove il capo, ed è difficile capire dove si trova. In alcuni casi, maschi e femmine cantano anche in coppia.

Questi uccelli sono monogami, per una stagione, e difficilmente scelgono un altro compagno o compagna, se quest’ultimo muore. Raggiungono la maturità sessuale a dieci mesi, e fanno il nido che divideranno con la compagna in buchi negli alberi, in grotte o in nidi abbandonati.

Una femmina può covare fino a cinque uova, per venticinque giorni, e devono passarne più di venti prima che queste si schiudano. I piccoli vengono accuditi da tutti e due i genitori, e possono iniziare a procurarsi il cibo da soli dopo quaranta giorni, seguiti da altri venti in cui la madre ed il padre gli insegneranno come fare, per poi abbondare il nido ed il territorio.

Gli assioli si nutrono principalmente di insetti e, in un minor numero dei casi, di altri piccoli uccelli, rospi, topi e mammiferi di dimensioni ridotte.

Dove vivono

Sono distribuiti per tutti i paesi lungo il Mar Mediterraneo, soprattutto in Turchia, in Croazia e in Spagna. In Italia, si possono trovare a macchia soprattutto nelle regioni centrali e settentrionali, isole tirreniche comprese.

Vivono in ambienti aperti, aridi, le cui temperature si aggirano tra i 45 e i 122° C. Si possono trovare, quindi, in foreste, piccole radure, campagne dove sono presenti degli alberi, uliveti, parchi e giardini. L’importante è che ci siano degli alberi come i pini e i frassini, dove poter fare il nido e nascondersi all’occorrenza.

Rientra nelle categorie delle specie di uccelli protette, e la più grande minaccia per questi uccelli, difficili da poter osservare, in Italia, è l’alterazione del loro habitat da parte degli esseri umani.

Redazione

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